Viaggio alla (ri)scoperta della rivista sexy in Italia: prima tappa

1946-1959: miss, dive e stelline

Introduzione

Amanti del glamour e semplici curiosi/e… Maestro Lindo (cioè chi scrive) è entusiasta di avervi come compagni/e nella prima tappa di questo viaggio nel tempo, tra le mille seduzioni (rigorosamente virtuali!) della sexy-editoria nostrana, dalle sue origini all’inizio degli anni ’80.
Alcuni avvisi ai naviganti, e poi salperemo!
Primo: il sottoscritto non ha la pretesa di essere un esperto dell’argomento: ne è solo un appassionato cultore. Quello che ho scritto qui potrebbe talvolta (raramente, spero) essere inesatto: me ne scuso fin d’ora.
Secondo: la materia è vasta… e per fortuna non abbiamo tutti gli stessi gusti. Può darsi che purtroppo abbia trascurato la vostra rivista o star preferita… non vogliatemene!
Terzo ed ultimo: tutte le immagini che appaiono qui sono riprodotte direttamente da pezzi della mia collezione. Niente foto - magari pescate in Internet – tratte da riviste che non possiedo. Mi scuso se la qualità dell’immagine non è sempre al top: come vedrete, non si tratta di scansioni, ma di foto vere e proprie… imperfette, forse, ma più genuine! Inoltre, la mia collezione è sì abbastanza sostanziosa, ma è ben lontana dalla completezza… vi prego quindi di perdonare le mancanze, talvolta gravi!

Ma bando alle ciance… che il viaggio abbia inizio!

 

 

…dalle macerie a Miss Italia

Nel 1946 la 2a guerra mondiale era finita da poco, e l’Italia era un paese in ginocchio, ancora lacerato da profonde divisioni. Ma c’era già molta voglia di ripartire, di ricostruire, di ritornare a sorridere e ad apprezzare quanto di bello la vita può offrire.

La celebrazione della bellezza femminile non rimase esclusa da questa rinascita. Proprio nel 1946 infatti si svolse a Stresa la prima edizione del concorso di Miss Italia - promosso da Dino Villani - e Rossana Martini prevalse su Silvana Pampanini. L’edizione del 1947 sarebbe rimasta nella storia: vinse Lucia Bosè, ma tra le concorrenti c’erano anche Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Eleonora Rossi-Drago, Gianna Maria Canale… uno splendido parterre di “perdenti”!
La creazione del concorso per Miss Italia fu importante per la nascita di una scena glamour in Italia, in quanto rappresentava per le bellezze nostrane un’occasione per mettersi in evidenza e cercare una carriera chi nel cinema, chi nel varietà, chi nella moda, chi infine – a partire dalla seconda metà degli anni ’50 – nella neonata RAI-TV. E per essere notate anche da chi non c’era, bisognava essere immortalate!!!
Le edizioni di Miss Italia vennero, soprattutto in quegli anni, documentate da grandi fotografi: su tutti il mitico Federico Patellani, il “padre” della fotografia glamour nel nostro paese, che immortalò in splendide immagini concorrenti destinate a diventare icone della bellezza italiana, come Silvana Mangano, Gina Lollobrigida, Sofia Loren, Giovanna Ralli, Elsa Martinelli (nessuna di queste fu – per inciso – mai eletta Miss Italia).
Le immagini di concorrenti e Miss finivano poi sulle più popolari riviste italiane di allora, su tutte “Tempo” e “Le Ore” (da non confondere con l’omonima rivista sexy prima, e porno poi, che cominciò ad uscire nel 1970). Queste dedicarono da subito grande attenzione al concorso: basti dire che venivano elette anche una “Miss Tempo” ed una “Miss Le Ore” (lo fu Elsa Martinelli).

“Le Ore”, “Tempo” e la più seriosa “Epoca” non possono essere certo definite riviste glamour, dato che trattavano anche e soprattutto di attualità, politica, cultura, scienza… esse hanno avuto però un ruolo importante nell’evoluzione del glamour all’italiana, in quanto portavano in molte case immagini di bellezza femminile che facevano sognare ad occhi aperti i maschietti e costituivano dei modelli estetici per le femminucce!

Esse costituivano inoltre un’importante fonte di lavoro sia per i fotografi che – di conseguenza - per le loro muse… di sola arte e bellezza è difficile vivere nella società moderna… qualche soldarello è indispensabile!
Infine, i servizi illustrati (o “fototesti”, come si diceva allora) di queste riviste permettevano a molti italiani/e di vedere persone e situazioni con le quali mai sarebbero potuti entrare in contatto di persona: dive e divi del cinema, magari stranieri; la “dolce vita” (di fatto… per il nome bisogna attendere ancora qualche anno!) di chi era ricco e famoso; primitivi popoli lontani che vanno a spasso seminudi (WOW!!!)… Nel proporre queste immagini, queste riviste alimentavano la curiosità dei lettori, che – alla fin fine – è la macchina che muove l’intera industria editoriale.

Ma avventuriamoci in mare aperto…

Francia 0 – Italia 2 (pezzi)…

Sul finire degli anni ’40 la ricostruzione, nel nostro paese ed in generale in Europa, procedeva alacremente, e cominciava ad esserci nelle tasche dei maschietti qualche soldarello da destinare, ogni tanto e senza scialare troppo, a spese voluttuarie…
Nella vicina Francia, nazione guida dell’erotismo virtuale fino alla metà degli anni ‘50, le riviste sexy esistevano già da ben prima della 2a guerra mondiale: negli anni ’20-’30 riviste come “Pages Folles”, “Fantasio”, “Beauté”, “Paris Sex Appeal” mostravano foto di belle fanciulle a seni scoperti (foto che in Francia erano del resto pubblicate su carta stampata – sia pur come “studi accademici” – fin dai primi anni del 1900). Scontato quindi che già nel 1946 si ripartisse da dove ci si era fermati, con il debutto di una rivista destinata a fare epoca: “Paris-Hollywood”. Nata più come rivista di cinema, con poche e caste foto di nudo, già nel 1948 si era concentrata su quest’ultime - che divennero via via sempre più “piccanti” - e sulla cronaca della vita gaudente di Pigalle. La vendita della rivista era più o meno legale (c’era qualche sequestro ogni tanto); dal 1950 le edicole non potevano però esporla. Nei nudi integrali i peli pubici delle modelle venivano accuratamente “eliminati” con pazienti ritocchi a mano delle foto… i tempi non erano ancora maturi, neppure nella “licenziosa” Francia! E in Italia? Beh, che vi aspettate… robusto costume a due pezzi, e ringraziare anche!!!

PARIS-HOLLYWOOD N° 116 (1951)

FOLLIE! N° 4-1952

I pochi che in Italia sapessero dell’esistenza di “Paris-Hollywood”, potevano procurarsela in due modi: varcando il confine o acquistandola clandestinamente da coraggiosi edicolanti che in nome del progresso (e del profitto…) se la facevano arrivare sottobanco. Tutto ciò presentava dei rischi: nell’Italia di allora infatti chi veniva pizzicato a vendere riviste del genere poteva dover chiudere bottega o anche peggio (una multa era comunque garantita), e chi veniva pescato a comprarle o detenerle veniva come minimo strigliato per bene dalla “buoncostume” (ovviamente con confisca del materiale incriminato)… Insomma, tempi duri per gli erotomani virtuali! Però allora si poteva andare al “casino” (e questo, tra l’altro, limitava certamente la domanda di riviste sexy nel nostro paese in quel periodo)… Questo discorso ci porterebbe su terreni insidiosi… restiamo alle nostre riviste!!!

Sta di fatto che le stupende visioni di cui sotto, in Italia, sono state privilegio di pochi…

PARIS-HOLLYWOOD N° 115 (1951)

PARIS-HOLLYWOOD N° 115 (1951)

PARIS-HOLLYWOOD N° 118 (1951)

PARIS-HOLLYWOOD N° 115 (1951)

PARIS-HOLLYWOOD N° 125 (1951)

PARIS-HOLLYWOOD N° 116 (1951)

 

La via italiana al glamour: “Follie!”, “Mascotte” & C.

Ad ogni buon conto, tra la fine degli anni ’40 ed i primi anni ’50 anche da noi un nuovo tipo di riviste fece il suo debutto. Con estrema prudenza, certo… Santa Romana Chiesa e la censura di stato vigilavano!!!
Quel misto di celebrazione della bellezza femminile e di suggestione erotica che costituisce l’ingrediente essenziale di ogni rivista glamour che si rispetti cominciò a fare capolino, a partire dal 1948, dalle copertine e dalle pagine della mitica rivista “Follie!”. Di lì a qualche anno altre riviste - come “Tabarin”, “Seduction” (nata nel 1954) e “Mascotte” (anch’essa nata nel 1954) - avrebbero battuto la stessa strada, costituendo di fatto l’avanguardia dell’editoria “proto-sexy” all’italiana. Ancora altre riviste sarebbero seguite, come ad esempio “Parade” (“di femminili bellezze e di attualità internazionale”, recita il sottotitolo!), che debuttò nel 1957.

MARTINE CAROL, SEDUCTION N° 6-1954

DOMINIQUE WILMS, SEDUCTION N° 7-1954

GINA ROVERE, MASCOTTE N° 59-1956

JACKIE WALKER, PARADE N° 5-1957

 

La rivista “77 - Settantasette” (titolo vagamente allusivo…), che debuttò sul finire del 1956, costituisce un’interessantissima bizzarria nell’avanguardia dell’editoria “proto-sexy” nostrana. Nelle copertine di “77” non appaiono infatti né figure intere, né mezzi busti… solo trionfali primi piani di un gran bel paio di gambe femminili, dotate ovviamente di scarpe con tacchi a spillo e di calze di nylon… Una rivista “proto-fetish” all’italiana??? Il sottotitolo però recita: “La rivista di Lui e Lei”… che c’entra? Se ci si addentra nella rivista, il mistero si infittisce! Troviamo in un’unica accozzaglia: fotoservizi che farebbero la gioia di ogni amante delle estremità inferiori femminili e degli accessori relativi (guardare per credere!); classiche foto di dive e stelline; interviste contrapposte a due personaggi famosi, uno maschile ed uno femminile; fotoservizi su cinema, cabaret e spettacoli affini; servizi su calciatori e pugili; servizi di moda (non-fetish); servizi che definirei “sexy-ridanciani”… insomma, un vaso di Pandora!!! Di “77” ho trovato per caso tre numeri… confesso che ignoro quanto un simile delirio editoriale possa essere durato, nell’Italia di allora…

SETTANTASETTE, N° 1 (1956)

SETTANTASETTE, N° 2 (1957)

 

“Una difficile scelta”,

SETTANTASETTE N° 1 (1956)

 

Ma – bizzarrie di “77” a parte – come era fatta una rivista “proto-sexy” di allora?
In copertina era d’obbligo una bellona nazionale o estera, di fama più o meno solida e duratura (si andava da Brigitte Bardot a Gina Rovere (???)… la gamma è ampia).
All’interno si trovavano di solito i seguenti elementi, disposti in ordine variabile, e con maggiore o minore importanza a seconda del numero e/o della rivista:

  • Foto singole (spesso foto pubblicitarie delle case di produzione cinematografiche, o di agenzie) o fotoservizi (spesso l’autore non è indicato) dedicati a dive e stelline del cinema, del varietà (e spettacoli affini), dello “strip-tease”; ovviamente con abbigliamento d’ordinanza (costume da bagno, abito da sera, lingerie e calze a rete…) e con relativi accessori (degni di nota alcuni modelli fuoriserie di zoccoloni balneari con tacco o zeppa…).
  • Servizi su film, spettacoli di intrattenimento, concorsi di miss.
  • Novelle, a puntate o meno, di argomento sentimental-erotico (con misura e decenza, eh!).
  • Notizie sul mondo dello spettacolo e sulla vita delle celebrità.
  • Notiziole di attualità (vere o presunte tali), specie se curiose o leggermente “piccanti”.

Indispensabili le bellone in 2a, 3a e 4a di copertina (quest’ultima di solito era a colori). Spesso c’era un paginone centrale a colori (ovviamente dedicato ad una bellona!).
La presenza di foto a colori, il numero di pagine e la qualità della carta erano ovviamente influenzati dal grado di sviluppo economico del paese (che inoltre non è mai stato un grande produttore di pasta di cellulosa di qualità fine) e dalle disponibilità finanziarie dei potenziali compratori (solitamente scarsine…). Quindi: poche foto a colori; 30-50 pagine; e carta scadente. Del resto, anche riviste con maggiori mezzi e più alta tiratura, come “Tempo” o “Le Ore”, dovevano – numero di pagine a parte – seguire le stesse regole.

 

FOLLIE! N° 5-1953

“Miss Europa, e uno… Miss Europa, e due…”,

SEDUCTION N° 7-1954

TINA DE MOLA e MARIOLINA BOVO - Foto di scena dal film “Alvaro Piuttosto Corsaro”,
SEDUCTION N° 6-1954

 

Servizio sul varietà “E tu biondina”, con Erminio Macario e Sandra Mondaini, MASCOTTE N° 59 (1956)

“Una cornetta per Anna”, SETTANTASETTE N° 4 (1957)

Una particolarità veramente carina delle riviste “proto-sexy” italiane di quel periodo sono, a mio parere, dei fotoservizi che definirei “sexy-ridanciani”… ne potete vedere in basso alcuni stupendi esempi!!!

“PRIMO TEMPO: Come è delizioso dondolarsi monellescamente così…”

 

“SECONDO TEMPO: …ma quanto è buffo, se il ramo si spezza, finire poi così”

 

SEDUCTION N° 7-1954

 

GABRIELLA PALAZZOLI E ROSSELLA D’AQUINO con Mario Cianfanelli in “Lui, Lei e… l’Altra” - SETTANTASETTE N° 1 (1956)

 

Interessantissimi sono anche alcuni tentativi di “glamour alternativo-sperimentale”… ovviamente questi sotto vengono da “77”!!! Lascio a voi il giudizio sulla loro riuscita… Prego notare la giovanissima Rosanna (o Rossana?) Schiaffino!!!

ROSANNA SCHIAFFINO, SETTANTASETTE N° 1 (1956)

 

ROSANNA SCHIAFFINO, SETTANTASETTE N° 1 (1956)

Insomma… nelle sexy-riviste italiane del tempo si poteva trovare bellezza femminile in abbondanza, e pure una buona quantità di sano senso dell’umorismo (che purtroppo è scomparso quasi completamente dai prodotti della sexy-editoria, e non solo in Italia…). Però… niente nudità!!!
Non c’era proprio modo di trovare qualcosa di un po’ più piccante nell’Italia degli anni ’50 (prodotti d’importazione esclusi)? Uhm, la copertina del libello che vi riporto sotto sembra promettere emozioni forti… Se lo apriamo però… è tutto un bluff!!! O meglio… tinte forti sì, ma a chiacchiere (specialità italiana)!!! Le foto sono solo delle innocenti immagini di pin-ups americane, riciclate chissà quante volte…
Insomma, fatevene una ragione… in Italia negli anni ’50 foto di donne nude proprio non se ne possono mostrare!!!

Bisogna però avere fiducia e pazienza… la navigazione sarà infatti ancora lunga.

“CASE CHIUSE” – APRILE 1954, EDITRICE ROMANA PERIODICI

 

Da Silvana a Claudia: icone della bellezza italiana

Questa sezione e quelle che seguono hanno due scopi:

  1. Rendere omaggio a coloro che costituiscono gli ingredienti fondamentali di qualsiasi sexy-rivista: belle donne e fotografi (meglio se bravi).
  2. Mostrare quanto e come si siano evoluti i concetti di bellezza e di sex-appeal nel nostro paese nell’arco del periodo che stiamo considerando.

Ovviamente ho dovuto fare delle scelte (con dolorose esclusioni, alcune derivanti dal fatto che non avevo nessuna immagine decente nelle mie riviste). Ho cercato di non andare sullo scontato (la Lollo e Sofia le avrete viste mille volte, quindi non ci sono). Buona visione!

SILVANA MANGANO, TEMPO N° 32-1955

Una splendida Silvana Mangano, ancora nella fase pre-sofisticata, fotografata ai bordi della piscina della sua villa romana. Come potete vedere, negli anni ’50 non era affatto disdicevole per una diva non depilarsi le ascelle!!!

ELEONORA ROSSI-DRAGO, FOLLIE N° 4-1952
NIVES ZEGNA, TEMPO N° 49-1954

Una delle perdenti di Miss Italia 1947, la conturbante Eleonora Rossi-Drago, poi datasi al cinema, e la vincente dell’edizione 1956, la “simil-Lollo” Nives Zegna, poi diventata una delle prime icone televisive italiane.

MARIA FRAU, TEMPO N° 49-1954
MARIA FRAU, MASCOTTE N° 13-1957

Da un’isola che mi è molto cara, la Sardegna, la bellezza esotica e misteriosa dell’attrice Maria Frau (per quanto riguarda la familiarità con la depilazione, vale il discorso fatto per la Mangano…).

ANTONELLA LUALDI, TEMPO N° 35-1957

Nella seconda metà degli anni ’50 si affermò anche in Italia il modello di bellezza “alla Audrey Hepburn”: qui è rappresentato da Antonella Lualdi (che forse rispetto ad Audrey manca un po’ di classe, ma mette sul piatto curve decisamente più morbide…).

VIRNA LISI, SETTANTASETTE N° 2 (1957)

VIRNA LISI, DONNE DEL GIORNO (Raccolta di MASCOTTE) 09-10-1957

La magia della bellezza italiana sta anche nella sua varietà: abbiamo anche le bionde, e non sono certo sbiadite!!! Ecco una giovane e magnifica Virna Lisi (occhio ai “proto-hot-pants” nella foto di sinistra!)

ROSSANA PODESTA’ fotografata da Chiara Samugheo, TEMPO N° 50-1958

L’aristocratica bellezza di una Rossana Podestà al massimo del suo splendore (per l’occasione senza peplum d’ordinanza).

CLAUDIA CARDINALE,

LE ORE - N° 300 (1959)

Da poco arrivata in Italia dalla natia Tunisi, una giovanissima e ruspante Claudia Cardinale, che per il momento campa posando per i fotoromanzi… ma la fama è dietro l’angolo!!!

Straniere d’Italia

Nell’Italia degli anni ’50 l’industria cinematografica era molto florida, tanto che dall’estero venivano per interpretare i nostri film stelle affermate e (soprattutto) stelline a caccia di gloria. Ad alcune di loro, come alla svedese Anita Ekberg (sì, proprio lei, l’Anitona di Fellini, quella del bagno nella Fontana di Trevi de “La Dolce Vita”), abbiamo donato una celebrità più o meno duratura. Altre, talvolta anche molto brave e/o molto belle, non hanno resistito al logorio del tempo, e sono oggi note solo ai cinefili, o a chi quegli anni li ha vissuti ed ha visto i loro film. Quella birba di BB invece ci ha sempre considerati troppo conservatori…

BRIGITTE BARDOT,

MASCOTTE N° 22-1958

ANITA EKBERG, TEMPO N° 28-1958

KERIMA fotografata da Paolo Costa, TEMPO N° 27-1956

L’attrice algerina Kerima divenne un sex-symbol nell’Italia dei primi anni ‘50 grazie alla sua sensuale interpretazione di “La Lupa” di Lattuada nel 1953. Qui è fotografata per “Tempo” da uno dei più affermati fotografi glamour italiani dell’epoca, Paolo Costa, che lavorava anche per “Le Ore” e “Mascotte”.

YVONNE SANSON, MASCOTTE N° 59 (1956)

ABBE LANE, TEMPO N° 39-1956

Dalla Grecia arriva invece la formosa Yvonne Sanson, regina del melodrammone all’italiana (su tutti “Catene” del 1949 e “Tormento” del 1950, entrambi di Matarazzo): artisticamente parlando forma una gran coppia con Amedeo Nazzari. La “Bomba di Brooklyn” Abbe Lane viene sganciata in Italia (assieme al marito, il musicista Xavier Cugat) a metà degli anni ’50: mieterà schiere di vittime dagli schermi del cinema e della TV, a suon di sensuali mambo e scatenati cha-cha-cha. Qui la vediamo in un insolito fotoservizio “glamour-bucolico”.

ISABELLE CORAY fotografata da Federico Patellani, TEMPO N° 35-1956

Isabelle Coray (o Corey, per altri), stupenda francesina tutto pepe, arriva al successo in “Souvenir d’Italie” (1957) di Pietrangeli, interpretando poi film romantico-sentimentali e “peplum” fino ai primi anni ’60. Qui è fotografata dal grande Patellani.

CHELO ALONSO fotografata da Paolo Costa, TEMPO N° 51-1958

Paolo Costa non se la sente (o non riesce?) a depotenziare fino agli usuali standard di “Tempo” il “sessappiglio” esplosivo e un po’ torbido della mitica attrice-ballerina cubana Chelo Alonso, regina della danza del ventre e svestita (per quanto allora possibile) interprete di cultissimi film storico-avventurosi.

BELINDA LEE fotografata da Chiara Samugheo, TEMPO N° 46-1959

Per finire, un omaggio ad una delle più belle e sfortunate straniere d’Italia del periodo, Belinda Lee, l’inglese dagli occhi di smeraldo. Giunta in Italia nel 1957, dotata di rispettabili doti recitative, morì tragicamente in un incidente stradale in California nel 1962. Alla guida dell’auto il regista Gualtiero Jacopetti, che sopravvisse per regalarci i suoi pseudo-documentari bizzarro-sexy-horror “Mondo Cane N° 2”, “Africa Addio” e “Addio Zio Tom”… Ma se si fosse salvata Belinda???

Stelle, strisce e stelline

Con Hollywood in casa, non c’era grande motivo per le stelle e stelline made in USA di venire in Italia, tranne forse che per farci le vacanze… ma niente paura, ci pensavano “Follie!”, “Mascotte” & C. a portarcele a casa, direttamente dai giardini e dalle piscine delle mega-ville di Hollywood o Bel-Air, o dalle spiagge di Miami e Malibu… Alcune erano dive famose (come Cyd Charisse o Esther Williams) o lo sarebbero diventate (prego notare una giovanissima Natalie Wood con costumino da bagno leopardato!!!), altre lo erano molto meno o per nulla ma… chissenefrega, erano comunque dei gran pezzi di figliola e non amavano coprirsi molto!!!

JABIE ROBINSON, FOLLIE!

N° 5-1953

 

RAMSEY AMES, MASCOTTE N° 2-1957

CYD CHARISSE, SEDUCTION N° 4-1954

JUDY BRENT,

SEDUCTION N° 3-1954

NATALIE WOOD, MASCOTTE N° 59 (1956)

JEANNE CRAIN,

MASCOTTE N° 12-1957

SHEREE NORTH, PARADE N° 5-1957

ESTHER WILLIAMS,

TEMPO N° 35-1957

MARA CORDAY, MASCOTTE

N° 12-1957

DOLORES DONLON,

MASCOTTE N° 12-1957

 

 

 

Divette, che passione!!!

Nel mondo del glamour la novità ha sempre un fascino particolare, direi ancor più che in altri ambiti, dato che essa è necessariamente costituita da una giovane e bella fanciulla che deve mettere in luce le proprie doti, e quindi… vestirsi tendenzialmente poco!!!
Per aspirare al rango di reginetta glamour nel periodo che consideriamo occorrevano:

  1. sufficienti qualità estetiche (non era indispensabile avere un viso eccezionalmente bello, specie se non si aspirava alla copertina di “Tempo”);
  2. generosità nel mostrare le proprie doti fisiche (se erano abbondanti, meglio);
  3. un costume (preferibilmente a due pezzi) o comunque un abbigliamento non troppo coprente;
  4. un teatro di posa (meglio in esterni: spiaggia, terrazza, rive del Tevere, campagna, andava bene quasi tutto);
  5. indispensabile: un fotografo (meglio se bravo e/o con buoni agganci con gli editori).

Una volta che c’erano gli ingredienti di cui sopra, il resto doveva essere abbastanza semplice: una volta raggiunto il teatro di posa assieme al fotografo, via gli abiti di troppo, sfoderare tutto il proprio fascino e sex-appeal e click! click! click! il gioco era fatto… tempo qualche settimana e si appariva su “Mascotte” o – le più belle, brave e fortunate – su “Le Ore” o su “Tempo”.
Non so dirvi se essere “carine e disponibili” col fotografo e con i suoi amici aiutasse anche allora…

Le foto che seguono sono un omaggio a tutte le belle fanciulle che, con grinta e desiderio di emergere, hanno passato la trafila di cui sopra. Alcune di quelle che vedete sono diventate famose, e vengono ricordate ancora oggi; altre no, ma sulla rivista ci sono finite anche loro, e quindi brave lo stesso!!!
Queste foto vogliono essere anche un omaggio ai fotografi che hanno aiutato queste ragazze a trasformare in realtà almeno una fetta dei loro sogni. Alcuni di loro erano già affermati quando hanno scattato queste foto, altri lo sarebbero diventati dopo, altri mai: meritano comunque un applauso ed un ringraziamento, se non altro per averci permesso di ammirare ancora oggi, a 50 anni o più anni di distanza, la bellezza di queste ragazze.

Un grazie infine, ovviamente, anche a chi queste foto le ha pubblicate

ANNA MARIA FERRERO, EPOCA N° 48-1951

BRIGITTE BARDOT, FOLLIE!

N° 5-1953

MARISA ALLASIO fotografata da Paolo Costa,

TEMPO N° 39-1955

 

Una giovanissima BB sulla spiaggia di Cannes: è il 1953, le prime parti le ha avute l’anno precedente. Marisa Allasio, la mitica “Susanna Tutta Panna”, a 18 anni di età: l’anno seguente avrebbe interpretato “Poveri ma belli”. Stupendi il cappellino ed il pareo a fiorami!!!

HAYA HARARIT fotografata da Carlo Cisventi, TEMPO N° 39-1956

La bella attrice israeliana Haya Hararit, dopo aver interpretato il suo primo film italiano, “La donna del giorno” di Maselli, se ne andò un po’ a spasso per l’Italia, ma dovette poi rientrare in patria. Non so dirvi se sia mai più tornata da noi. Splendido “fototesto” con ambientazione metà balneare e metà campestre.

CAROLINE FREUD fotografata da Paolo di Paolo, TEMPO N° 40-1956

WENDY JACKSON,

MASCOTTE N° 11-1957

 

Da Dublino a Roma, via Londra-Parigi. La grintosa irlandesina Caroline Freud, ex-moglie del figlio del fondatore della moderna psicanalisi, venne a cercar fortuna nel cinema nostrano a metà anni ‘50. Non so cos’abbia effettivamente combinato, ma i blue-jeans e i piedi non propriamente puliti sono una coraggiosa anticipazione del sex-appeal stile beatnik, che da noi si sarebbe affermato solo nel decennio successivo: un applauso alla pioniera!!! Wendy Jackson, graziosa suddita di Sua Maestà Britannica, attrice di belle speranze, esibisce le sue più che rispettabili grazie in riva al Tevere… Chissà i fischi di ammirazione dei “burini” appostati sulle spallette!!!

 
CRISTINA GAJONI fotografata da Chiara Samugheo, TEMPO N° 34-1959

La bionda milanesina Cristina Gajoni nel 1959 aveva 20 anni e 3 film all’attivo, ma era pressoché sconosciuta al grande pubblico. Avrebbe avuto più fortuna nel decennio successivo. Le foto sono di Chiara Samugheo, che allora stava iniziando ad affermarsi come fotografa glamour. Negli anni ’60 e ’70 avrebbe immortalato in splendide immagini tutte le più grandi dive del cinema nostrano.

IRENE TUNC fotografata da Angelo Frontoni, TEMPO N° 39-1959

Ex-indossatrice ed ex-Miss Francia, l’attrice Irene Tunc sfodera tutto il suo charme davanti all’obiettivo di un giovane Angelo Frontoni. Non so dirvi se Irene abbia poi smesso di pendolare sulla rotta Orly-Ciampino alla ricerca della fama nel mondo del cinema (che non mi risulta abbia raggiunto… peccato, era molto carina e sfoggiava una fantastica cotonatura!!!); Angelo però sarebbe diventato in pochi anni il più grande fotografo glamour italiano di tutti i tempi. Ma avremo modo di riparlarne…

MARGIT CANTELIS, MASCOTTE N° 15-1959
ANA BERTA, MASCOTTE N° 15-1959

Le nostre riviste “proto-sexy” hanno sempre avuto un occhio di particolare riguardo per gli stuoli di stelline che ogni anno a Maggio – in occasione del locale festival cinematografico - calavano sulla spiaggia di Cannes da ogni angolo d’Europa (e anche da più lontano). Tutte si impegnavano al massimo nelle rituali sedute di posa in costume da bagno (i fotografi non mancavano certo), nella speranza di diventare un giorno dive del cinema. Inutile dire che la maggior parte giungeva agli occhi delle future generazioni (in caso di accurata conservazione della rivista) solo sulle pagine di “Mascotte” e affini. Brave (e soprattutto belle) lo stesso!!!

Margit Cantelis era stata Miss Finlandia 1958, e l’anno dopo era venuta a cercar gloria sulla Croisette. Non ho avuto il coraggio di fare una ricerca in Internet su di lei. Però era proprio carina, dai! Delle tre attrici messicane presenti a Cannes nel 1959, Ana Berta (vero nome Anaberta Lepe) era la più giovane, e quindi vantava un palmares un po’ scarno… Gran bella figliola però, e superbo costume intero leopardato!!! Anche in questo caso ho deciso di non approfondire sulla sua successiva carriera di attrice.

Una su mille ce la fa…

Restando in ambito strettamente nazionale, e ponendosi obiettivi non necessariamente così ambiziosi come la fama nel mondo del cinema, la storia comunque non cambiava: ragazze mie… posate e sperate!!! Ovvio che in questo caso gli standard minimi per essere competitive erano meno stringenti che a Cannes o al Lido di Venezia. Il concedere con generosità e grinta le proprie grazie all’obiettivo restava comunque un passo fondamentale per il successo, e spesso le più generose e grintose erano proprio quelle con cui Afrodite era stata meno benevola. Purtroppo per diventare famose grinta e generosità non erano quasi mai sufficienti… ma solitamente bastavano ed avanzavano per andare su “Mascotte”! I fotoservizi sotto riprodotti sono dedicati ad alcune giovani e ruspanti bellezze nostrane. Niente paesaggi da sogno, né sguardi sofisticati; un bel fondale di carta o un muro (se in interni), qualche spiaggia popolare o altre location naif sono lo sfondo ideale per queste floride ragazzuole, che esibiscono con uno stile immediato e privo di fronzoli la loro genuina bellezza… Piaccia o no, le future dive escono anche da qui… osservare attentamente per credere

 

GINA ROVERE, MASCOTTE N° 59 (1956)

ROSANNA SCHIAFFINO, MASCOTTE N° 2-1957

Gina Rovere: “Molti impresari di rivista quest’anno la volevano nelle loro formazioni, ma i molteplici impegni cinematografici” (non meglio specificati n.d.r.) “le hanno impedito di accettare le pur ottime offerte”… Ci fidiamo di quel che scrive “Mascotte”, ovviamente… Galattico lo sgabello!
Rosanna Schiaffino: “Proseguono le riprese del nuovo film a colori “Orlando e i Paladini di Francia”, e (..:) negli stabilimenti cinematografici di Via Nomentana Rosanna Schiaffino sta eseguendo, a capo di un corpo di ballo, una danza pagana”… eh, la stoffa dell’attrice drammatica si vede già!

ELIANA PADE’, MASCOTTE N° 8-1957

EDMEA LISI, MASCOTTE N° 10-1957

Eliana Padè: “Nelle sere d’estate una stellina cade dal cielo. Oggi questa stellina è Eliana Padè, che con i suoi giovani anni viene a portare nuova linfa vitale al nostro Cinema”… Che il pronunciato sviluppo dei superbi seni della bella Eliana sia dovuto alla notevole quantità di linfa vitale per il Cinema in essi contenuta?
Edmea Lisi: “Stupenda fanciulla del nostro Teatro Minore ha interpretato diversi film” (non meglio specificati, n.d.r.) “in ruoli impegnativi. Edmea, oltre a saper ben recitare, balla e canta con dovizia di mezzi. Soubrette della Compagnia Fanfulla, riscuote ogni sera i più bei applausi”. Fenomenale ambientazione urbano-postmoderna per questo fotoservizio dedicato alla grintosissima bellezza mediterranea di Edmea!

RHEA CAPPARELLI, MASCOTTE N° 8-1957
FELICIANA FERRI, MASCOTTE N° 10-1957

Rhea Capparelli: “Notata da un regista mentre recitava al Teatro Eliseo con Eduardo” (De Filippo, spero, n.d.r.) (…) “ha già firmato un ottimo contratto per due film” (non meglio specificati n.d.r.) “che girerà a Napoli in luglio. A Rhea Capparelli, che oltre ad essere una verace attrice napoletana, è una bellissima ed affascinante figliola” (concordo appieno! n.d.r.) “i nostri auguri per una sempre più luminosa carriera artistica”… Speriamo che non fosse una gufata!!!
Feliciana Ferri: “è una giovane deliziosa fanciulla” (lo puoi ben dire! n.d.r.) che ha partecipato a tutti i concorsi di bellezza indetti fino a oggi, piazzandosi sempre ai primi posti” (che impegno! ma ne avrà pur vinto qualcuno, no? n.d.r.) “Divetta del cinema e dei fumetti, è attualmente una delle nostre più apprezzate e ricercate indossatrici”… Per che carriera avrà optato alla fine? Comunque stupenda ragazza, fantastico costumino a due pezzi e grande location… Speriamo che Feliciana abbia avuto fortuna in almeno uno degli ambiti menzionati!!!

Bene… siamo giunti al termine della prima tappa della nostra esplorazione…
Siamo nel 1959 ed in Italia tutto è abbastanza tranquillo; le riviste proto-sexy mantengono una linea editoriale saggia e morigerata, ed il buon costume è attentamente conservato.
Ma quel briccone di Federico (Fellini) ed una certa Aiche Nanà (chi era costei?) hanno delle grosse sorprese in serbo… ed oltre confine, in Francia, in Gran Bretagna, in Scandinavia, nella lontana America, parecchie novità di vario genere stanno bollendo in pentola… insomma, preparatevi, ne vedremo delle belle!!! (intendo anche delle belle donne…)
Alla prossima!!! Maestro Lindo.

Bibliografia

Oltre alle riviste qui riprodotte (ovvio!), ho consultato i seguenti testi.

“Dizionario dei film italiani stracult”, di Marco Giusti, Frassinelli, 2004
“Federico Patellani – La più bella sei tu”, a cura di Kitty Bolognesi e Giovanna Calvenzi, Peliti Associati, 2002
“Le Straniere del nostro cinema”, di Enrico Lancia e Fabio Melelli, Gremese Editore, 2005
“The History of Men’s Magazines”, volumi 1 e 2, a cura di Dian Hanson, Taschen, 2004

Vi esorto inoltre caldamente a fare ricerche per ogni dove su vita, morte (speriamo di no!) e miracoli delle stelline che vi ho fatto conoscere…

 

 
 

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